Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale, ovvero il capo di stato viene eletto dai cittadini.

Il potere è suddiviso tra il Presidente, il Congresso e le corti giudiziarie. Il governo federale ha lo scopo di coordinare i diversi Stati della nazione ma i 50 Stati godono comunque di molta indipendenza. In genere le competenze statali sono sancite dalla Costituzione ma gli Stati tendono a emanare leggi proprie su differenti temi come il porto d’armi, la legalizzazione delle droghe leggere e la pena di morte, sono quindi indipendenti 

CHI PUO’ VOTARE NEGLI STATI UNITI?

Dal 1964 il diritto di voto negli Stati Uniti è finalmente universale ed esteso a tutta la popolazione, compresi gli afroamericani.

Oggi possono votare tutti i cittadini del Paese che abbiano compiuto la maggiore età, i 18 anni. Invece fino al 1971 il voto era consentito solo alle persone dai 21 anni in su.

I cittadini dei vari Stati federali possono poi eleggere i propri rappresentati al Congresso.

IL RUOLO DEI GRANDI ELETTORI

Il sistema elettorale americano è senza dubbio uno dei più complicati e può essere definito come indiretto. Infatti, il presidente degli Stati Uniti non viene eletto in maniera diretta dalla popolazione, ma è formalmente votato dai cosiddetti grandi elettori che sono a loro volta eletti dai cittadini del proprio Stato.

I singoli Stati federali hanno diritto a un minimo di 2 grandi elettori ma la cifra in genere varia secondo la popolazione. I grandi elettori sono in tutto 538.

IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI

Il presidente americano ha poteri molto ampi ed in particolare ha nelle proprie mani il potere esecutivo, ovvero ha il compito di far applicare e rispettare le leggi. Inoltre è il comandante in capo delle forze armate. Il presidente e il vicepresidente restano in carica per 4 anni e si può essere rieletti soltanto una volta. Dunque, al massimo si possono avere due mandati consecutivi. Nell’eventualità di morte improvvisa o dimissioni spontanee del presidente, il vicepresidente prende il suo posto fino alla fine dell’incarico.

Per potersi candidare alla presidenza bisogna però essere in possesso di 3 requisiti fondamentali:

• avere compiuto 35 anni di età;

• essere cittadino americano sin dalla nascita;

• avere la residenza negli Stati Uniti da almeno 14 anni

LE FASI DEL VOTO

Il giorno delle elezioni non è l’unica fase che concorre poi alla scelta finale del Presidente americano. Il sistema si basa su 3 momenti principali:

• elezioni primarie;

• elezioni presidenziali;

• voto del collegio dei grandi elettori.

LE ELEZIONI PRIMARIE

I candidati alle elezioni presidenziali vengono scelti attraverso le elezioni primarie che portano alla nomination dei prescelti per il Partito Democratico e per il Partito Repubblicano.

Queste elezioni si svolgono nella stessa maniera da quasi un secolo. Durano in media 5 mesi, per concludersi di solito a giugno e i cittadini di ogni Stato votano i vari candidati dei due partiti.

In questi mesi di campagna elettorale si svolgono una serie di comizi nei quali saranno poi determinati i delegati che parteciperanno alla convention finale. All’interno di questo ristretto gruppo sarà nominato il presidente americano.

LE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Il giorno delle elezioni presidenziali, l’Election Day, cade ogni 4 anni in una data sempre diversa del mese di novembre. La data non è stata imposta dalla Costituzione americana ma da una legge federale del 1845 che stabiliva che le elezioni dovevano avvenire il martedì successivo al primo lunedì di novembre.

La scelta del giorno era legata al fatto che la data unica per tutta la popolazione ha poi un significato simbolico in quanto era un momento di coesione della nazione nel quale tutti cittadini si riuniscono per dare un nuovo presidente agli Stati Uniti.

L’asinello e l’elefante simboli rispettivamente del Partito Democratico e del Partito Repubblicano

Le votazioni in alcuni casi aprono con settimane in anticipo per far votare gli americani all’estero e per consentire il voto per posta.

Alle elezioni presidenziali americane possono concorrere gli iscritti ai due partiti principali (repubblicani e democratici) ma ci sono anche candidati indipendenti che partecipano senza l’appoggio di alcun partito. Fino ad oggi nessun indipendente è mai stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America.

IL VOTO DEL COLLEGIO DEI GRANDI ELETTORI

Una volta concluso l’Election Day, si ha la suddivisione dei grandi elettori tra i due candidati alla presidenza. Il candidato che arriva alla soglia dei 270 grandi elettori diventerà il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Definiti i grandi elettori, questi si riuniscono nel Collegio Elettorale degli Stati Uniti d’America nella capitale del proprio Stato, il lunedì seguente al secondo mercoledì di dicembre.

Prima della loro elezione, i grandi elettori hanno già espresso pubblicamente la preferenza tra i due candidati che devono poi confermare al momento della votazione in collegio.

Per legge gli è concesso di cambiare idea ma nella pratica non succede quasi mai. Questo è il motivo per il quale alla fine dell’Election Day si ha il candidato vincitore ancor prima del successivo voto formale dei grandi elettori poichè l’esito è già scontato.

Viola Farina 2F

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