Abbiamo parlato a scuola del tema dello Ius soli e dello Ius Sanguinis, il criterio con cui viene assegnata la cittadinanza a seconda del paese in cui si nasce. Il tema della cittadinanza è legato al tema dell’identità e dell’integrazione, non è solo il “pezzo di carta” a darci il senso della nostra appartenenza ad una cultura o ad un’altra.

Partendo da questo tema Chiara Morelli, alunna di 3A ha deciso di raccogliere la testimonianza di sua nonna, possiamo leggere qui il suo prezioso lavoro. Buona lettura!


Un insieme di etnie in una sola nazione: la legge però, permette la cittadinanza solo in determinate situazioni! Tutti conosciamo qualcuno con cittadinanza estera o doppia, ma probabilmente non abbiamo avuto occasioni per approfondire l’argomento e la storia che vi è dietro. Anna Lopez, 80 anni, ci racconta la storia di una famiglia spagnola, trasferitasi nello Stato italiano durante il periodo delle due Guerre Mondiali.
Intervistatore: “Buongiorno signora Anna, l’abbiamo contattata per scoprire qualcosa sulle sue origini. Ci potrebbe raccontare la storia della sua famiglia?”
Anna: “Ma certo! Mio nonno nacque in Spagna e alla fine dell’Ottocento si trasferì in Italia. Conobbe così mia nonna e dal loro matrimonio nacquero quattro figli, tra cui mio padre”
Intervistatore: “I suoi zii rimasero in Italia per tutta la loro vita?”
Anna: “A differenza di mio padre e dello zio minore, il loro fratello e la loro sorella si trasferirono, l’uno negli Stati Uniti e l’altra in Inghilterra; essendo l’Italia in una posizione difficile a causa della Guerra avvenuta pochi anni prima, lo stato economico del paese lasciava un futuro incerto per i lavoratori”
Intervistatore: “Come furono gli anni delle Guerre Mondiali per la sua famiglia spagnola?”
Anna: “Mio nonno combatté nella Prima Guerra Mondiale, servendo il suo nuovo Paese fino a sacrificare la propria vita. Mio padre difese l’Italia per la libertà dello Stato, sentendosi pienamente cittadino italiano”


Intervistatore: “Lei invece si è sempre sentita solo italiana?”
Anna: “Sì, io sono italiana nonostante le mie origini, perché ho vissuto tutta la mia vita qui: parlo la lingua nazionale, ho frequentato il mio percorso di studi, mi sono sposata e ho visto crescere la mia famiglia in Italia”
Intervistatore: “Grazie per la sua disponibilità e per averci raccontato tramite uno sguardo al passato, la storia della sua famiglia, permettendoci di confrontare l’integrazione straniera del secolo scorso e quella di questi anni, nello Stato Italiano”


Chiara​ Morelli 3A a.s.2020/2021

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